Armando Castagno
Val delle Corti, Chianti Classico Riserva 2014
“È il ‘trenta e lode’ del Chianti Classico all’esame di ‘finezza e dettaglio’: una vera magnificenza.”
rassegna stampa Walter Speller
Val delle Corti, Chianti Classico Riserva 2014, Score 17.5/20 - Radda in Chianti. 100% Sangiovese
Just mid ruby. Minerally, cool, balsamic, sweet nose with hints of spice and iron. Elegant, fluid sweet fruit with beautifully integrated acidity and velvety tannins. Gorgeous and elegant. (WS)
Il TaccuVino
17/02/2017
Val delle Corti è emblematico per avermi convinto su tutti gli assaggi proposti
Vinix
19 febbraio 2017, L'annata 2014
La cosa migliore di questa annata - mi ha detto un produttore - è che è passata. Nessuno la ricorda volentieri e, anche se le rese sono state in linea con le aspettative, non ha restituito altrettanto in valore. La pioggia - frequente e abbondante - è stata la grande piaga. Quindi annata fortemente "interventista" da parte di tecnici e viticoltori. E, come sempre accade, il cavallo di razza si vede lì, dall'accurato lavoro prevendemmiale, ma anche dal non cercare a tutti i costi un vino potente e concentrato.
L’Acqua Buona
15 Feb 2017 - Val delle Corti, Chianti Classico Riserva 2014 Purezza, sinuosità, eleganza
Intravino
14/02/2017 - Chianti Classico 2014 Val delle Corti croccante sapido e netto
Luciano Pignataro-WineBlog
Anteprime Toscane 2017 - Chianti Classico 2014 Val delle Corti: profumi di viola e frutta rossa
Wine News
13 Febbraio 2017 - Nella “top 10” degli assaggi di WineNews ha colpito
The Wine Advocate 2017
Val delle Corti is a producer I was not previously familiar with, but one that happily caught my attention this year. Giorgio Bianchi moved to Chianti Classico from Milan in 1974 to make wine in Tuscany. His family production is small and the range of wines faithfully reflects local tradition. This is a name to watch. The two wines reviewed below are very exciting in terms of their purity and finesse.
Doctor Wine by Daniele Cernilli 2017
Da Milano a Radda una strada senza ripensamenti, con vini contadini ma elegantissimi. Testardo o cocciuto, Roberto Bianchi prosegue nel solco inaugurato dal padre quando negli anni Sessanta riprese in mano questo podere. I vini sono sempre sanguini, diretti e genuini con un carattere particolare che li rende riconoscibili ed entusiasmanti.
Slowine 2017
“Passione, competenza, sensibilità agronomica, grande dedizione e un rispetto totale per il terrior e per l’ambiente fanno di questa cantina una delle nostre preferite di Toscana.”
Gambero Rosso 2017
Roberto Bianchi, che conduce l’azienda di famiglia dal 1999, ha saputo portarla nel novero delle migliori realtà produttive di Radda, rimanendo ben legato alla tradizione produttivo e all’attenzione ambientale.
Ernesto Gentili, i Grandi Vini di Toscana, rossi d’eccellenza, 2016
…”Questo Chianti Classico (Riserva e non) è una delle più belle novità dell’enologia toscana di questo secolo. Affermazione eccessiva? Non credo.
Leggi tutto... Ernesto Gentili, i Grandi Vini di Toscana, rossi d’eccellenza, 2016
L’Espresso 2017
2700 anni fa gli Etruschi insediati sul Monte alla Croce, alle spalle di Val delle Corti, iniziarono a coltivare vitis vinfera. Oggi una produzione piccola nei numeri ma curata nella sostanza, quella di Roberto Bianchi, che dal suo bel vigneto di Radda ricava vini che sanno parlare con autenticità e raffinatezza al degustatore
Wine News
Marzo 2016 - Non siamo certo gli unici a dirlo e non scopriamo niente di nuovo. Val delle Corti è, ad oggi, una delle piccole cantine più intriganti di tutto il Chianti Classico.
Wine News
Febbraio 2016 - Per certi aspetti un vero e proprio paradigma per la “sottozona” Radda in Chianti: è il Chianti Classico Riserva 2013 di Val delle Corti
Slowine 2016
“Un’azienda che, oltre a produrre in regime biologico, sforna anno dopo anno alcuni dei vini più buoni d’Italia a prezzi ragionevolissimi.”
Gambero Rosso 2016
Vigneti, condotti ormai da tempo in regime biologico, che stanno approdando a quello biodinamico, operazioni enologiche decisamente ridotte all’osso e affinamento effettuato prevalentemente in legno grande. Questi i segreti dell’azienda di Roberto Bianchi
Vini Buoni d’Italia 2015
Chiamare Straniero (riferimento implicito alla sua poche bottiglie con tale nome) il Merlot piantato (“per sbaglio”, come sottolinea lui stesso) a Val delle Corti rende bene l’idea del “sangiovesista” di Roberto Bianchi.